The Poetry Corner

La Zingarella. (Italian Poems)

By Eric Mackay

I. Dimmi, dimmi, o trovatore, Tu che canti sul luto, Bello e bruno e pien d'amore Dalla valle in su venuto, Non ti fermi sull' altura Per mostrar la tua bravura? Non mi canti sul burrone Qualche lieta tua canzone? II. - Zingarella, in sulla sera Canta bene il rosignolo, Piange e canta in sua preghiera Salutando un dolce suolo. Ma il luto al mio toccare Pianger sa, non sa pregare ... Deh! che vuoi col tuo sorriso, Tu che sai di paradiso? III. - V sentire in tuo linguaggio Come fatto un uom fedele, Se l'amor lo fa selvaggio, Se il destin lo fa crudele. Parla schietto; son profana Ma ben leggo l'alma umana. Parla pur dei tuoi vaggi Nei deserti e nei villaggi. IV. - Canterotti, o zingarella, Qualche allegra mia ballata, Qualche estatica novella D' una dama innamorata ... - Dimmi tutto! - Canterotti D' Ungheria le meste notti. D' Ungheria? - Del Bosco Santo Dove nacque il gran Sorranto. V. Sappi in breve, son marchese Castellano e cantatore, Cattivai con questo arnese D'una maga un d l'amore. - D' una maga? - Si, di quelle Che san legger nelle stelle. - E fu bella? - Non v' guari Dama, oh no, che le sia pari. VI. Come parca in fra le dita Essa tenne il mio destino, Fu la sfinge di mia vita Col sorriso suo divino. Avea biondi i suoi capelli, Occhi neri e molto belli, Braccia e collo in puritade Come neve quando cade. VII. - Taci, taci, o castellano; Qui convien pregar per essa. - Io l'amai d'amor sovrano! Pronta fu la sua promessa. L' aspettai; mi fu cortese, Ma fugg dal mio pase, Travestita un d di Maggio Come biondo e giovin paggio. VIII. Oh, giammai non fu sognata Cosa uguale per bellezza Chi la vide incoronata Sorridea per tenerezza. Chi la vide di mattina La credeva una regina, Qualche sogno di poeta, Qualche incanto di profeta! IX. - Traditor! col tuo luto Tu l' hai fatto innamorare! - Io giurai per San Bernuto E pel Cristo in sull' altare, Per Giuseppe e per Maria Che farei la vita pia. - E il facesti? - I sacri voti Ricantai dei sacredoti. X. - Or m'ascolta, o trovatore, Or rispondi, e dimmi il vero: Hai veduto il mesto fiore Che si coglie in cimitero? Hai veduto i fior di rose Che s'intreccian per le spose, Quando cantan desolati Gli usignoli abbandonati? XI. Crolli il capo; impallidisci; Stendi a me la bianca mano; Non rispondi; e forse ambisci Della sposa ormai l'arcano? Qui mor la Gilda, maga Sotto il nome di Menzaga; Qu mor, nel suo pallore, Per l'amor d'un trovatore! ***** XII. Stravolto l'amante s'inchina; Ei mira la mesta donzella. Velata la maga, ma bella, Coll'occhio che pianger non sa. - O donna, l'amor t'indovina ... Tu, Gilda, t'ascondi col! XIII. Nel mondo non v' la sembianza Di tale e di tanta beltade! Non cresce per queste contrade N giglio n spirto d'amor. Tu sola tu sei la Speranza Che tenni qua stretta sul cor. XIV. Tu sola tu sei la mia dama, La gioja e l'onor della vita; Tu sola, donzella romita, Del mondo la diva sei tu. L'amor ti conosce, e la fama; N manca l'antica virt. XV. Ma dove la f del passato Che tanto brill nella festa? L'amore, l'onore, le gesta D'un tempo che presto fugg? Fu vero? L'ho forse sognato? Tu pur l'hai sognato cos! ***** ***** XVI. La maga intenta ascolta il suo galante; Ride, si scioglie il velo e guarda il Sire. Rossa diventa e bianca in uno istante, E poi s' asconde il viso e vuol fuggire. Corre nei bracci suoi lo fido amante; E favellar vorria nel suo giore... XVII. - Deh! taci, oh taci! Al mondo ovunque doglia. Gilda son io. Ti bacio e son contenta. Pianger non so se non per pazza voglia Come la strega allor che si lamenta ... XVIII. Cosa vuoi tu? Che vuoi che si mi guardi? Diva non son, ma donna; e fui crudele. - Baciami in bocca. O Dio! mi stringi ed ardi Tanto d' amore e piangi e sei fedele? XIX. - Ugo! M' ascolta, io son la tua meschina, Forte ben si, ma doma in questi agoni; Sono la schiava tua, la tua regina, Quel che tu vuoi purch non m'abbandoni! XX. - O cara, o casta, o bella, o tu che bramo, Dammi la morte unita a un tuo sorriso. Eva sarai per me. Son io l'Adamo; E quivi in terra avrassi il paradiso!